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La notte in tenda tra le montagne: consigli e considerazioni per vivere un’esperienza totalizzante

UN’ESPERIENZA TOTALIZZANTE

Tra le esperienze che si possono vivere tra le montagne e in natura, poche sono più immersive del passare una notte in tenda. La sensazione magica di osservare la giornata arrendersi all’incedere della notte, di cogliere la comparsa delle prime stelle nel cielo, e di approfittare degli odori delle lande selvagge in un momento della giornata così carico di energia, saprebbe infatti smuovere anche il cuore più “ruvido”. Forse è vero, in tenda si riposa, più che dormire. Ma la mancanza del comfort di un letto e di un tetto è abbondantemente ricompensata dalle sensazioni che si possono provare durante la notte, magari in un momento di breve risveglio; come udire il vento, che soffiando tra gli alberi ci racconta di storie antiche e dimenticate, avvertire la presenza di un animale lontano intento a vagare nei suoi meravigliosi spazi, o ancora asciarsi ammaliare dal chiarore dalla luna, che inonda il mondo del suo pallido chiarore. L’alba è soltanto l’ultimo, ascetico, regalo confezionato da madre natura per i nostri occhi. Un’esplosione di colore e vita, foriera delle avventure della nuova giornata.

I 7 MUST HAVE

Per rendere questa esperienza davvero indimenticabile, e ridurre al minimo i piccoli disagi da sopportare, bastano alcuni piccoli accorgimenti, che ci faranno vivere al meglio una nottata da ricordare. Ecco, quindi, i 7 must have da portare con sé per la nostra notte in mezzo alla natura.

Cuscino gonfiabile

È vero, si può ovviare riempiendo con i vestiti che non usiamo per dormire la sacca di contenimento del sacco a pelo, ma il comfort di un cuscino il più simile possibile a quello del nostro letto vale assolutamente i pochissimi grammi in più da portare nello zaino.

Materassino

Gonfiabile o autogonfiante (tenere presente che il peso di questi ultimi è maggiore, così come l’ingombro da chiusi), purché sia del giusto R-value (valore di isolamento termico) per l’uscita prevista. Spesso il materassino è sottovalutato nel computo dei materiali che devono creare l’isolamento termico, ma in realtà rappresenta la barriera più importante tra l’escursionista e il terreno.

Sacco a pelo

In sintetico o in piuma, da scegliere secondo le proprie preferenze e possibilità. Quelli in piuma, a parità di isolamento termico, sono più leggeri e piccoli e mantengono più facilmente la qualità che hanno da nuovi nel tempo. La cosa importante è tenere presente i valori delle temperature del sacco a pelo, scegliendone uno adatto alla temperatura da affrontare. Per gli uomini fare riferimento alla temperatura “comfort”. Per le donne fare riferimento alla temperatura “comfort limit”.

Tenda

Optare per una da trekking, lasciando perdere quelle da campeggio. Per le attività più lunghe è suggeribile considerare di utilizzare un modello previsto per una persona in più rispetto a quanti sono i partecipanti (es. Tenda da 3 se si è in 2). Specialmente se i compagni di avventura sono alti di statura, lo spazio nelle tende da trekking è esiguo e c’è il rischio di lasciare del materiale fuori dalla camera, sotto all’abside della tenda. Per uscite che prevedano solo una notte all’aperto, o dove anche pochi grammi di peso fanno la differenza, meglio invece scegliere una tenda con tanti posti quanti sono i partecipanti. Una volta chiusa, la tenda si può dividere nei vari zaini, senza lasciare a una sola persona tutto il peso del materiale e il compito di “mulo”.

Torcia frontale

Mi raccomando, con le batterie cariche!

Posate, stoviglie e sistema cottura da trekking

Possibilmente incluso un sistema di potabilizzazione dell’acqua. Lasciare perdere il materiale da campeggio, pesa e ingombra decisamente troppo. Per il cibo quello liofilizzato va benissimo, quello esplicitamente prodotto per il trekking garantisce però un apporto calorico maggiore. Da non dimenticare qualche porzione di cibo gustoso per viziarci (cioccolato, formaggio, salumi, bustine di the)…a lungo andare farà davvero la differenza.

Normale dotazione da trekking in giornata

A cui aggiungere un paio di calzini e una maglietta di ricambio.

DOVE PIAZZARE LA TENDA?

È bene fare una doverosa premessa: in Italia il campeggio libero è proibito. È invece di norma consentito il cosiddetto bivacco, ovvero il pernottamento per una notte al massimo, piantando la tenda dopo il tramonto e smontandola prima dell’alba. Il suggerimento è comunque quello di controllare eventuali normative locali (regole di parchi naturali, enti ecc.), al fine di evitare brutte sorprese.

Venendo alla scelta del luogo dove creare il nostro piccolo angolo di comfort per la notte, vediamo subito 5 zone tendenzialmente da scartare. Con l’esperienza, infatti, si impara presto che il posto perfetto non esiste, mentre invece quelli che possono rovinare con facilità il nostro sonno sono più facilmente identificabili.

Troppo vicino all’acqua

Oltre alla presenza di umidità, in caso di forti piogge o temporali (anche ben più a monte del nostro campo), un semplice ruscello può diventare un torrente impetuoso da cui è meglio stare alla larga. Se quindi è vero che la presenza di acqua è un elemento da tenere in considerazione per piazzare la nostra tenda, meglio non piantarla troppo a ridosso del torrente o del lago.

Promontori, creste e forcelle

Spesso questi luoghi sono battuti dal vento. Al di là della resistenza agli elementi della nostra fida compagna di viaggio, dormire in mezzo a un telo che viene ripetutamente sbattuto dal vento per tutta la notte non è decisamente la migliore delle esperienze

A ridosso di pareti rocciose

Vi è pericolo di caduta sassi

Sotto ad alberi isolati

In caso di temporale fungono da parafulmine

Zone di avvallamenti

Pur dando riparo dal vento, possono diventare degli acquitrini in caso di pioggia. La scelta di piantare qui una tenda va di conseguenza presa con cura.

Il posto ideale è rappresentato da un terreno piano, magari appena spiovente o in impercettibile pendenza, in modo da fare defluire eventuale acqua/condensa, e con un riparo dal vento (può essere un masso, dei ruderi, un muretto, degli arbusti, una piccola dorsale…) Fatte queste considerazioni, non resta dunque che infilare la tenda nello zaino, insieme ai sogni e alla voglia di avventura, e partire a caccia di emozioni!

 

Vuoi farti accompagnare per un’esperienza in tenda da ricordare? Contattami! Sarò più che felice di ritagliare l’escursione dei tuoi sogni, su misura per te!